Tour de France 2024, masterclass dsm-firmenich: gruppo beffato, Romain Bardet fa tappa e maglia! 3° Wout Van Aert, 4° Tadej Pogacar e 10° Alberto Bettiol

Spettacolo nella prima tappa del Tour de France 2024. Impresa del Team dsm-firmenich PostNL che mette in fuga Frank Van Den Broek per poi farlo raggiungere a 50 chilometri dalla conclusione da Romain Bardet, con i due che poi si involano, staccando gli altri fuggitivi del mattino per poi resistere al ritorno del gruppo, nonché di Ben Healy (EF Education – EasyPost) uscito in contropiede, per una manciata di secondi. Splendida doppietta dunque per la formazione neerlandese, che beffa il gruppo, regolato da Wout Van Aert (Team Visma | Lease a Bike) su Tadej Pogacar (UAE Team Emirates). Il vincitore di giornata è ovviamente anche il primo leader della corsa, con quattro secondi di vantaggio sul compagno e undici su Van Aert.

Il video dell’arrivo

Il racconto della tappa

Dopo il lungo trasferimento che ha permesso a corridori e spettatori di ammirare le bellezze di Firenze, la corsa parte subito con numerosi scatti. Sono tuttavia in troppi a voler entrare in fuga, con i vari tentativi che finiscono così per annullarsi a vicenda, complice anche la buona guardia della UAE Team Emirates, che non vuole far partire gruppi troppo numerosi. Dopo 15 chilometri di corsa sono Matej Mohorič (Bahrain Victorious), Valentin Madouas (Groupama-FDJ), Ion Izagirre (Cofidis), Clément Champoussin (Arkéa-B&B Hotels), Frank Van Den Broek (Team dsm-firmenich PostNL), Sandy Dujardin (TotalEnergies) e Mattéo Vercher (TotalEnergies) a riuscire per la prima volta a guadagnare un margine interessante, con il gruppo ben felice di lasciarli andare.

Rimasta fuori dal tentativo, la Uno-X Mobility prova a movimentare nuovamente la situazione, ma fatica a trovare collaborazione. Dopo un paio di tentativi infruttuosi Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility) allunga dopo 30 chilometri di corsa, seguito da Ryan Gibbons (Lidl-Trek). Grazie al forcing del norvegese i due riescono a colmare il gap di 1’15” con cui iniziano a muoversi, riportandosi sulla testa della corsa nel corso della prima salita di giornata.

Qui perde contatto Mark Cavendish (Astana Qazaqstan), scortato rapidamente dai suoi compagni, tra i quali anche Michele Gazzoli, che successivamente sarà poi costretto al ritiro, probabilmente per un colpo di calore. Con il ritardo salito oltre i sei minuti, il Team Jayco – AlUla è la prima squadra ad iniziare a controllare la situazione, iniziando così ua rimonta che coinvolge anche la EF Education – EasyPost. La formazione di Alberto Bettiol è la più decisa nelle fasi centrali, cominciando così a mandare in difficoltà le ruote veloci. Dopo Cavendish tocca infatti a Fabio Jakobsen (Team dsm-firmenich PostNL), che deve sfilarsi a oltre 150 chilometri dalla conclusione, mentre i battistrada iniziano la loro battaglia ai GPM per l’assegnazione della prima maglia a pois.

Sono soprattutto Izagirre, Abrahamsen e Madouas a fare le volate, con lo spagnolo che si impone sulle prime difficoltà, ma non riesce più a seguire il ritmo a oltre 70 chilometri dalla conclusione, quando mancano ancora quattro GPM. In quel momento in gruppo si muovono gli uomini UAE Team Emirates, imprimendo un ritmo che manda in difficoltà molte ruote veloci resistenti come Arnaud De Lie (Lotto Dstny), Michael Matthews (Team Jayco-AlUla), Magnus Cort (Uno-X Mobility) e Bryan Coquard (Cofidis), ma anche scalatori come Lenny Martinez e David Gaudu (Groupama-FDJ), nonché Stephen Williams (Israel-Premier Tech) e Santiago Buitrago (Bahrain-Victorious). Soffre anche Mads Pedersen (Lidl-Trek), ma si gestisce bene e riesce a rientrare poco dopo il GPM, dove non è lontano Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Deceuninck), ma per lui invece ormai la corsa è finita.

Nelle salite successive al comando emergono Madouas, Van Den Broek e Abrahamsen, mentre dietro la EF Education – EasyPost si avvicina sempre più, con un ritardo ridotto a due minuti all’imbocco della Côte de San Leo. Qui è la Visma | Lease a Bike che prova a prendere in mano la situazione, ma questo non spaventa Romain Bardet (Team dsm-firmenich PostNL) che parte e rapidamente si riporta sul compagno, pronto ad aspettarlo. Persi anche Mohoric e Gibbons, Madouas e Abrahamsen si danno battaglia per l’ultima volta al GPM, con il norvegese che si assicura, col senno di poi, la maglia a pois passando in seconda posizione. Nella discesa i due vengono ripresi dalla coppia dsm, che poi nel corso dell’ascesa successiva li stacca implacabilmente grazie al ritmo soprattutto di Bardet.

Con il gruppo segnalato a 1’20” prova a muoversi Ben Healy (EF Education – EasyPost), che si avvicina fino ad un minuto, prima di inziare a stagnare mentre continua il ritmo implacabile di Bardet e Van Den Broek, che collaborano senza farsi domande, sfruttando al meglio le caratteristiche di entrambi. Nell’ultima salita Healy decide così di rialzarsi per farsi riassorbire dal gruppo, dove i suoi compagni sono tornati davanti dopo che la Visma | Lease a Bike si è improvvisamente spostata.

Il ritardo in quel momento sfiora i due minuti, ma in cima, quando al traguardo mancano ancora 26,3 chilometri, il gap è ridotto a 1’30”. Le qualità in discesa di Bardet gli consentono di mantenere a distanza invariata il gruppo fino alla pianura, dove inizia una battaglia serrata, grazie anche all’intervento, forse tardivo, di Lidl – Trek e Visma | Lease a Bike. A 15 chilometri il gap è ancora di 1’20”, ma entrando nei dieci chilometri finali il margine scende sotto il minuto. Se può sembrare ormai quasi impossibile per la coppia di testa, non bisogna dimenticare che sono due compagni di squadra, che si spendono dunque diversamente rispetto a due fuggitivi di squadre diverse.

A cinque chilometri dall’arrivo restano così ancora 35 secondi alla eroica coppia di testa, che stringe i denti e si presenta ai tre chilometri conclusivi con ancora venti secondi di vantaggio. All’ultimo chilometro il gap è appena di una decina di secondi, con Bardet che appare ormai stremato e fatica a seguire il giovane compagno, impegnato in una cronometro individuale ormai. Un paio di cambi provvidenziali permettono di rifiatare, mentre dietro parte una lunghissima volata che tuttavia permette agli inseguitori di poter vedere da più vicino la propria sconfitta e i festeggiamenti della coppia Team dsm-firmenich PostNL. Ovviamente, la ruota di Romain Bardet taglia il traguardo per prima, ma il francese omaggia il suo compagno con il quale arriva mano nella mano nel giorno della sua prima Maglia Gialla della carriera, proprio in occasione del suo ultimo Tour de France.

Risultato Tappa 1 Tour de France 2024

Classifiche Tour de France 2024

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